La fine di un digiuno porta più benefici per la salute del digiuno stesso, ma c’è un rovescio della medaglia, suggerisce una ricerca pubblicata su Nature. Consumare un pasto dopo 24 ore a digiuno ha attivato rapidamente le cellule staminali intestinali nei topi. Queste cellule rigenerano le pareti intestinali, producendo grandi quantità di poliammine che sono essenziali per la divisione cellulare. Ma proprio per la loro capacità di dividersi di continuo le staminali possono anche favorire la crescita di cellule precancerose, e in certe condizioni aumentare il rischio di tumore al colon. Con l’attivazione di un gene cancerogeno nei topi sottoposti a digiuno i polipi intestinali si sono formati più frequentemente che negli altri. Non è chiaro se questi risultati siano validi anche per gli esseri umani, ma gli autori avvertono che il digiuno crea uno “stato vulnerabile” e in presenza di sostanze mutagene aumenta il rischio di tumore.

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Questo articolo è uscito sul numero 1578 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati