La fine di un digiuno porta più benefici per la salute del digiuno stesso, ma c’è un rovescio della medaglia, suggerisce una ricerca pubblicata su Nature. Consumare un pasto dopo 24 ore a digiuno ha attivato rapidamente le cellule staminali intestinali nei topi. Queste cellule rigenerano le pareti intestinali, producendo grandi quantità di poliammine che sono essenziali per la divisione cellulare. Ma proprio per la loro capacità di dividersi di continuo le staminali possono anche favorire la crescita di cellule precancerose, e in certe condizioni aumentare il rischio di tumore al colon. Con l’attivazione di un gene cancerogeno nei topi sottoposti a digiuno i polipi intestinali si sono formati più frequentemente che negli altri. Non è chiaro se questi risultati siano validi anche per gli esseri umani, ma gli autori avvertono che il digiuno crea uno “stato vulnerabile” e in presenza di sostanze mutagene aumenta il rischio di tumore.
Pro e contro del digiuno
Sotto i ghiacci di Europa
Nei prossimi mesi la Nasa ha in programma di lanciare la sonda Clipper verso Europa, una delle lune di Giove. Europa ha un nucleo roccioso e una superficie ghiacciata molto spessa. Lo spazio tra il nucleo e lo strato di ghiaccio potrebbe essere occupato da un oceano di acqua salata, profondo decine di chilometri, sul cui fondale potrebbero trovarsi delle fonti di calore. Secondo New Scientist, oltre a studiare la superficie di Europa e il suo oceano, Clipper potrebbe anche riuscire a esaminare alcuni campioni dell’acqua presente sulla luna. Si pensa infatti che dalla superficie escano pennacchi di vapore, e la sonda potrebbe raccoglierne dei campioni. L’analisi dell’acqua aiuterebbe a ricostruire i processi chimici in atto su Europa. Le misurazioni radar e del campo magnetico, insieme a foto, temperature e altri dati, dovrebbero dare un quadro ancora più completo della luna e fornire indizi su cosa succede sotto la superficie ghiacciata. Il compito della missione non è cercare forme di vita, ma verificare la presenza delle condizioni necessarie a questa. Il lancio della sonda potrebbe avvenire in ottobre, e l’arrivo nella regione di Giove è previsto nel 2030. ◆
Allevamenti minacciati
In Europa si sta diffondendo un nuovo tipo di febbre catarrale degli ovini o blue tongue. Malgrado l’uso di tre nuovi vaccini, il virus si è diffuso nei Paesi Bassi, con focolai in Germania, Belgio, Francia, Lussemburgo e Danimarca. La malattia non colpisce gli esseri umani, ma provoca gravi danni agli allevamenti. Viene trasmessa da insetti e la sua diffusione potrebbe essere favorita dal cambiamento climatico, scrive Science.
L’ingegneria preistorica
È stato studiato in dettaglio il sito monumentale preistorico di Menga (nella foto), in Spagna. La camera sotterranea è formata da grandi massi, pesanti fino a 150 tonnellate. Secondo una ricerca pubblicata su Science Advances, il monumento è stato realizzato seguendo un progetto completamente originale. Le sue caratteristiche fanno pensare che la popolazione del tempo avesse conoscenze più avanzate di quanto si pensasse finora.
Microplastiche nel cervello
Uno studio pubblicato su PubMed Central in attesa di revisione ha rilevato la presenza di microplastiche nel fegato, nei reni e nel cervello di una novantina di corpi umani. Il tessuto cerebrale conteneva da 10 a 20 volte più microplastiche rispetto agli altri organi. La quantità era maggiore nel cervello delle persone che avevano sofferto di demenza o alzheimer. La presenza di microplastiche è aumentata di circa il 50 per cento rispetto al 2016, suggerendo che la concentrazione di queste sostanze nei cervelli umani sta aumentando a un ritmo simile a quello osservato nell’ambiente.
Geologia Uno studio pubblicato su Science esamina come si è prodotto il terremoto di magnitudo 7,5 che a gennaio ha devastato la penisola di Noto (nella foto), in Giappone. I ricercatori hanno individuato più fasi prima della scossa principale, arrivata dopo uno sciame sismico. I risultati possono aiutare a valutare meglio il rischio sismico.
Salute Bangladesh, India, Nepal, Pakistan e Sri Lanka ospitano 1,75 miliardi di persone, il 22 per cento della popolazione mondiale. Secondo The Lancet Global Health questi paesi hanno fatto molti progressi in termini di salute, ma dovranno affrontare l’invecchiamento della popolazione, la diffusione delle malattie non trasmissibili e le disparità nell’accesso alle cure.
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