Il 25 agosto 2024 migliaia di persone sono scese in piazza in tutto il Messico per protestare contro la riforma del sistema giudiziario voluta dal presidente Andrés Manuel López Obrador e contro altre iniziative del partito al governo, Morena, che indebolirebbero il sistema democratico. “Dopo la vittoria alle elezioni presidenziali e legislative di giugno, l’esecutivo sta cercando di cambiare radicalmente il sistema giudiziario”, scrive El País. Il punto più contestato del disegno di legge è quello che propone di rendere elettive le cariche dei giudici federali e della corte suprema, che sono circa 1.650. Per approvare le modifiche serve una maggioranza dei due terzi al congresso. Il 23 agosto le autorità elettorali hanno assegnato a Morena e ai suoi alleati, che hanno preso il 60 per cento dei consensi, il 73 per cento dei seggi alla camera bassa; al senato il partito al governo controllerà 83 seggi su 128, e non dovrebbe avere problemi a ottenere i voti necessari per superare la soglia dei due terzi. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1578 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati