Americhe

Proteste contro la riforma

Una protesta a Guadalajara, il 26 agosto 2024 (Ulises Ruiz, Afp/Getty)

Il 25 agosto 2024 migliaia di persone sono scese in piazza in tutto il Messico per protestare contro la riforma del sistema giudiziario voluta dal presidente Andrés Manuel López Obrador e contro altre iniziative del partito al governo, Morena, che indebolirebbero il sistema democratico. “Dopo la vittoria alle elezioni presidenziali e legislative di giugno, l’esecutivo sta cercando di cambiare radicalmente il sistema giudiziario”, scrive El País. Il punto più contestato del disegno di legge è quello che propone di rendere elettive le cariche dei giudici federali e della corte suprema, che sono circa 1.650. Per approvare le modifiche serve una maggioranza dei due terzi al congresso. Il 23 agosto le autorità elettorali hanno assegnato a Morena e ai suoi alleati, che hanno preso il 60 per cento dei consensi, il 73 per cento dei seggi alla camera bassa; al senato il partito al governo controllerà 83 seggi su 128, e non dovrebbe avere problemi a ottenere i voti necessari per superare la soglia dei due terzi. ◆

Campagna sorprendente

Thomas Machowicz, Reuters/Contrasto

“Con la convention del Partito democratico, che si è tenuta a Chicago tra il 19 e il 22 agosto, si è concluso un mese straordinario per Kamala Harris”, scrive Nate Cohn sul New York Times. “Dopo aver preso il posto del presidente Joe Biden come candidata alla presidenza del paese, in poche settimane ha completamente trasformato la campagna elettorale, ricompattando la sinistra del partito scontenta e conquistando consensi tra molti indecisi. Secondo i sondaggi è in testa nella maggior parte degli stati considerati decisivi, mentre le donazioni al suo comitato elettorale raggiungono numeri senza precedenti (più di 500 milioni di dollari raccolti in un mese)”. Nel frattempo Donald Trump, il candidato del Partito repubblicano, fa fatica ad adattarsi a questo cambiamento. “Ma il risultato delle elezioni rimane incerto”, spiega Politico. “Harris dovrà mettersi alla prova in contesti più difficili di quelli affrontati finora, come le interviste e il dibattito televisivo con Trump del dieci settembre”. La decisione di Robert Kennedy Jr. ( nella foto ) di ritirarsi dalla corsa e di sostenere Trump, difficilmente sposterà molti voti. Il politico complottista si era candidato da indipendente, ma è stato al centro di molti scandali e ha perso quasi tutti i consensi che aveva ottenuto nei primi mesi di campagna elettorale.

Ferrovieri in sciopero

Il 23 agosto 2024 il governo canadese è intervenuto per mettere fine allo sciopero nazionale dei lavoratori delle fer rovie. Le trattative tra il sindacato e le due principali compagnie ferroviarie del paese, la Canadian National (Cn) e la Canadian Pacific Kansas City (Cpkc), che coprono il 75 per cento del traffico su binari, vanno avanti da mesi senza risultati. “Riguardano il rinnovo dei contratti”, spiega il Toronto Star. “Mentre i dipendenti chiedono aumenti di stipendio e migliori condizioni di lavoro, le aziende non sono disposte a fare concessioni e dicono di aver già presentato un piano che migliora la sicurezza, gli stipendi e le condizioni d’impiego”. Il governo ha imposto un arbitrato, che dovrebbe portare i lavoratori a riprendere il servizio.

Una sentenza poco credibile

Leonardo Fernandez Viloria, Reuters/Contrasto

Il 23 agosto la corte suprema del Venezuela ha confermato la vittoria di Nicolás Maduro alle elezioni presidenzali del 28 luglio, fortemente contestata dall’opposizione e da buona parte della comunità internazionale. “Il tribunale è composto da molti alleati di Maduro, a cominciare dalla presidente Caryslia Rodríguez ( nella foto ), e negli anni scorsi ha preso s pesso decisioni favorevoli al governo”, scrive Bbc Mundo. Anche le Nazioni Unite hanno messo in discussione l’indipendenza e l’imparzialità del tribunale. Dopo le elezioni il governo ha spinto per approvare un provvedimento che inasprisce le regole per le organizzazioni non governative e secondo l’opposizione ha licenziato molti dipendenti statali considerati vicini all’opposizione.

Stati Uniti Un giudice del Texas ha bloccato temporaneamente un programma dell’amministrazione Biden pensato per proteggere dall’espulsione più di 500mila persone senza documenti in regola che hanno sposato cittadini statunitensi. Secondo il programma queste persone potrebbero ottenere la cittadinanza entro tre anni. La decisione del giudice è arrivata dopo un ricorso presentato dai procuratori generali di sedici stati governati dal Partito repubblicano. Sostengono che il piano di Biden sia illegale perché scavalca l’autorità del congresso.

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1578 - 30 agosto 2024
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