“La silicosi è probabilmente la malattia professionale più sottovalutata in India”, scrive il mensile The Caravan, che dedica la copertina al tema con un lungo reportage. “La malattia è causata dall’inalazione continua di particelle di polvere di silice attiva, inferiori ai cinque micron e invisibili a occhio nudo. È più comune tra i lavoratori di industrie come l’estrazione mineraria, il taglio e la lavorazione delle pietre, la produzione di materiali da costruzione, la fonderia, il vetro e la ceramica. La polvere di silice causa la formazione di noduli fibrosi e cicatrici nei polmoni che rendono sempre più difficile l’ingresso dell’ossigeno, soffocando lentamente il paziente fino alla morte. L’entità della crisi in India è sconcertante. Un rapporto del Consiglio indiano per la ricerca medica del 1999 ha stimato che, oltre a 5,4 milioni di lavoratori edili, tre milioni di lavoratori in altre industrie erano ad alto rischio”. Non ci sono stime aggiornate, perché “non ci sono stati sforzi nazionali per studiare la malattia e a documentarla sono attivisti, ricercatori o le stesse vittime. Ma i ricercatori consultati prevedono che entro il 2025 gli indiani a rischio saranno 52 milioni. Si tratta di una delle emergenze più urgenti per la salute pubblica in India”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1580 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati