Il cervello
è inflazionato

◆ Ho letto con grande interesse l’articolo di New Scientist sull’evoluzione del cervello umano (Internazionale 1580). Un aspetto che ho apprezzato particolarmente è l’osservazione, tanto evidente quanto cruciale, che non esiste una sola interpretazione o ragione per cui l’Homo sapiens abbia prevalso nell’evoluzione umana, specialmente riguardo alle dimensioni del suo cervello. È stimolante analizzare le correlazioni tra le dimensioni cerebrali e il consumo energetico o la massa corporea. Inoltre, sebbene non esplicitamente citato nell’articolo, è interessante considerare le capacità dell’Homo sapiens di fare relazioni, creare metafore mentali, immaginare, pianificare e ricordare. Un altro aspetto intrigante è la riduzione delle dimensioni del cervello nella storia evolutiva da quando abbiamo iniziato a “decentralizzare” alcune funzioni, come è avvenuto con la scrittura, che ha consentito di conservare grandi quantità di informazioni su un supporto esterno. Questo conferisce ulteriore importanza all’osservazione sulle dimensioni del cervello di Einstein e alla celebre frase a lui attribuita: “Mai memorizzare quello che puoi comodamente trovare in un libro”.
Dario Alimonti

L’età incide sulla tolleranza all’alcol

◆ Mi ha fatto piacere leggere la rubrica “Vero o falso” sui problemi legati all’alcol con l’avanzare dell’età (Internazionale 1580). Purtroppo, in tutte le classi sociali e a diversi livelli di istruzione, le persone tendono a bere di più man mano che invecchiano. Uno dei principali effetti dell’alcol sugli anziani è l’aumento del rischio di malattie neurodegenerative, come l’alzheimer. Inoltre, l’abuso di alcol è associato a un aumento della depressione e dell’ansia tra gli anziani. Anche lievi quantità possono compromettere il loro equilibrio emotivo, aggravando disturbi mentali preesistenti o portando allo sviluppo di nuovi sintomi.
Antonio E. Nardi

La spinta necessaria per vincere la pigrizia

◆ Ho letto l’articolo su sport e motivazione (Internazionale 1580). Bisogna scegliere un’attività fisica che ci fa stare bene, sia anche ballare, camminare, fare ginnastica a corpo libero. Se si va in sala pesi solo per il fisico aumenta il nervosismo, aumenta il cortisolo e si esce più tristi di prima.
Francesca Romana D’Andrea

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Questo articolo è uscito sul numero 1581 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati