Trascorriamo il 90 per cento della vita in ambienti chiusi che ospitano milioni di microbi invisibili, scrive The Conversation. Proprio come l’intestino, anche gli spazi che frequentiamo hanno un microbioma costituito da batteri, funghi, virus e altri organismi. Diverse ricerche dimostrano che questo “ecosistema” può influenzare, in positivo e in negativo, la salute respiratoria, il sistema immunitario e il benessere mentale. Gli scienziati stanno studiando come modellare queste comunità di microbi per creare ambienti più sani. Si è scoperto che l’uso di materiali naturali negli edifici, come il legno, o di sistemi di ventilazione più efficienti favorisce la varietà microbica. Per competere con gli agenti patogeni dannosi si stanno anche sviluppando prodotti per la pulizia probiotici, cioè in grado di introdurre microbi benefici. Questi studi potrebbero portare a un futuro in cui le case e i luoghi di lavoro contribuiranno attivamente al nostro benessere.

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Questo articolo è uscito sul numero 1582 di Internazionale, a pagina 116. Compra questo numero | Abbonati