L’Egitto ha consegnato alla Somalia il 22 e il 23 settembre il secondo carico di armi in un mese, che comprende pezzi d’artiglieria e sistemi di difesa antiaerea. Ad agosto il Cairo e Mogadiscio avevano firmato un accordo di collaborazione militare in parte motivato dalla comune diffidenza verso l’Etiopia, spiega The East African. Il ministro degli esteri etiope, Taye Atske Selassie ( nella foto ), ha espresso preoccupazione per l’arrivo di nuove armi in Somalia, che “potrebbero compromettere la fragile stabilità della regione” e cadere nelle mani di gruppi terroristici, scrive Addis Standard. Negli stessi giorni l’ambasciata egiziana a Mogadiscio ha chiesto ai connazionali di non recarsi in Somaliland, la regione della Somalia che dal 1991 si autogoverna, rivendicando l’indipendenza da Mogadiscio. A gennaio il Somaliland aveva accettato di cedere un tratto della sua costa agli etiopi, in cambio del riconoscimento ufficiale della sua indipendenza, una mossa che aveva messo in allarme Mogadiscio.
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Questo articolo è uscito sul numero 1582 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati