I chatbot più avanzati rischiano di dare più spesso risposte errate, affermano su Nature i ricercatori del Valencian research institute for artificial intelligence, che hanno testato le nuove versioni dei programmi della OpenAi, della Meta e del gruppo di ricerca BigScience. Con il crescere dell’accuratezza aumentava la percentuale delle risposte corrette ma anche di quelle errate, che in alcuni casi superava il 60 per cento. I bot rispondevano anche alle domande complesse invece di ammettere di non conoscere l’argomento. Potevano sbagliare anche le risposte più semplici, il che significa che non esiste un “intervallo operativo sicuro”. Inoltre il controllo umano non sempre funziona: tra il 10 e il 40 per cento delle volte gli utenti consideravano corrette le risposte sbagliate. Secondo i ricercatori i chatbot dovrebbero evitare le domande difficili e migliorare le prestazioni su quelle più semplici. Questo migliorerebbe la fiducia nell’intelligenza artificiale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1583 di Internazionale, a pagina 119. Compra questo numero | Abbonati