Il nuovo primo ministro francese Michel Barnier ha presentato il 1 ottobre davanti all’assemblea nazionale il programma di governo. “Barnier ha preparato i cittadini a una manovra di bilancio complicata visto lo stato delle finanze pubbliche, che ha detto di aver trovato in condizioni peggiori del previsto”, scrive Le Figaro. “Si è prefissato l’obiettivo di ridurre il deficit pubblico al 5 per cento entro il 2027 e al 3 per cento entro il 2029. Per farlo punta per due terzi a una riduzione delle spese e per un terzo a un aumento delle tasse”. L’onere fiscale “ricadrà particolarmente sulle ‘grandi e grandissime aziende che realizzano profitti consistenti’ e sui ‘cittadini francesi più ricchi’ attraverso un ‘contributo eccezionale’”. In materia di giustizia e sicurezza ha avuto toni più moderati rispetto al ministro dell’interno, Bruno Retailleau, che in un’intervista ha dichiarato che “lo stato di diritto non è né intangibile né sacro”. Comunque, nota Le Monde, il programma di Barnier è stato ben accolto dai deputati del Rassemblement national, di estrema destra, pronti a dare un’opportunità al nuovo governo. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1583 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati