Il 14 ottobre Pechino ha schierato aerei e navi da guerra intorno a Taiwan nell’ambito di un’esercitazione militare presentata come un “serio avvertimento al governo separatista”. L’isola, che ha circa 23 milioni di abitanti, è di fatto autonoma dal 1949, ma la Cina la considera una provincia ribelle e punta a riportarla sotto il suo controllo, se necessario con la forza. Il ministero della difesa taiwanese ha denunciato il “comportamento irrazionale e provocatorio” di Pechino, affermando di aver “attivato forze appropriate per difendere la sovranità di Taiwan”. L’esercitazione, che per la prima volta ha coinvolto navi della guardia costiera cinese, che hanno circondato l’isola, si è svolta pochi giorni dopo un discorso del presidente taiwanese Lai Ching-te, che il 10 ottobre, in occasione della festa nazionale, si era impegnato a “resistere ai tentativi di annessione della Cina”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1585 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati