Mentre crescono le tensioni in Medio Oriente, il 13 ottobre l’amministrazione Biden ha annunciato che metterà a disposizione di Israele un sistema di difesa anti missilistico (Thaad) e circa cento soldati per farlo funzionare. Secondo Washington il Thaad, più avanzato di altri sistemi, dovrebbe rafforzare le difese aeree israeliane in vista di possibili attacchi dell’Iran. Due giorni dopo la Casa Bianca ha minacciato di sospendere una parte delle forniture militari a Israele in assenza di un miglioramento significativo della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza entro trenta g iorni. Alcuni commentatori criticano l’ambiguità del presidente Biden ( nella foto ) su Israele e sostengono che la strategia messa in atto nell’ultimo anno è stata fallimentare. Su Foreign Policy Khaled Elgindy scrive che il presidente Biden, pur criticando il governo di Tel Aviv per come stava conducendo la guerra a Gaza, non ha mai fatto niente di rilevante per placare l’alleato. E lasciando mano libera al primo ministro Benjamin Netanyahu potrebbe aver compromesso il suo principale obiettivo perseguito negli ultimi mesi, cioè evitare una guerra regionale tra Israele e Iran, in cui Washington rischia di essere trascinata.
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Questo articolo è uscito sul numero 1585 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati