Dal 22 al 24 ottobre a Kazan, in Russia, il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro indiano Narendra Modi, insieme ai leader delle altre economie emergenti, si sono riuniti per il vertice dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Al centro del summit ospitato dal presidente russo Vladimir Putin nel tentativo di dimostrare all’occidente che i suoi tentativi di isolare Mosca sono falliti, c’è stata la guerra in Ucraina, scrive la Reuters. Per la prima volta al vertice hanno partecipato anche i nuovi membri del gruppo: Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti. I Brics oggi rappresentano il 45 per cento della popolazione mondiale e il 35 per cento dell’economia globale. “Ma ci sono divisioni e preoccupazioni anche tra gli stessi paesi dei Brics su come un gruppo così vasto possa espandersi così rapidamente mantenendo finalità geopolitiche comuni e ottenendo risultati economici reali”, continua l’agenzia di stampa. Incontrando Putin, Xi Jinping ha detto che “il mondo è in balìa di cambiamenti senza eguali nell’ultimo secolo, ma la partnership strategica di Pechino con Mosca è un elemento di stabilità”. Alla vigilia del vertice Putin aveva accolto un altro “grande amico”, Modi, che si è offerto di mediare per una soluzione pacifica in Ucraina. Xi e Modi si sono incontrati per la prima volta in cinque anni.
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Questo articolo è uscito sul numero 1586 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati