Pennsylvania, 23 settembre (Jim Watson, Afp/Getty)

“Mancano ancora dieci giorni alle elezioni presidenziali, ma in tutti gli Stati Uniti milioni di persone si stanno già esprimendo grazie alle procedure per il voto anticipato”, scrive il Los Angeles Times. I voti anticipati, di persona o per posta, saranno meno rispetto a quattro anni fa, quando le elezioni si tennero durante la pandemia di covid, ma sembrano essere in aumento rispetto alle elezioni del 2016. Questo dimostra che la pandemia ha contribuito a modificare alcune abitudini degli americani, ma dipende anche dal fatto che Donald Trump, il candidato del Partito repubblicano, sembra aver cambiato idea sul voto anticipato. “Quattro anni fa lo sconsigliava sostenendo che potesse incentivare i brogli, una posizione che secondo alcuni analisti potrebbe aver contribuito alla sua sconfitta. Oggi invece cerca di convincere i sostenitori a votare prima del 5 novembre”. L’appello sembra funzionare, visto che in alcuni stati le persone registrate come elettori o elettrici repubblicani hanno votato in anticipo in numero maggiore rispetto ai democratici (in molti stati quando ci registra nelle liste elettorali bisogna dichiarare l’affiliazione a un partito). Secondo gli ultimi sondaggi fatti negli stati considerati decisivi, come Pennsylvania, Wisconsin e Michigan, Trump sta guadagnando terreno sulla vicepresidente Kamala Harris, candidata del Partito democratico.

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Questo articolo è uscito sul numero 1586 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati