Alle elezioni legislative del 27 ottobre il Partito liberaldemocratico (Pld, al governo) potrebbe perdere la maggioranza in parlamento, scrive l’agenzia Kyodo. Il partito che dal dopoguerra governa il Giappone quasi ininterrottamente risente infatti degli scandali che l’hanno colpito negli ultimi due anni. Prima le rivelazioni in merito ai legami di molti suoi esponenti con la Chiesa dell’unificazione, emersi dopo l’omicidio del primo ministro Shinzo Abe da parte di un ex affiliato all’organizzazione; poi, lo scandalo dei finanziamenti illeciti alle varie correnti del partito, che ne ha affossato i consensi e costretto il primo ministro Fumio Kishida a lasciare a settembre. A guadagnarci potrebbe essere l’ex premier Yoshihiko Noda ( nella foto ), nuovo leader del Partito costituzionale democratico del Giappone, la principale forza d’opposizione, che vuole assumere posizioni più centriste per cercare di conquistare l’elettorato conservatore, scrive il Mainichi Shimbun.
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Questo articolo è uscito sul numero 1586 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati