La sera del 17 ottobre la corte suprema del Texas ha sospeso all’ultimo momento l’esecuzione di Robert Robertson, un uomo di 57 anni con disturbi dello spettro autistico. Robertson era stato condannato nel 2002 per la morte della figlia, attribuita alla cosiddetta “sindrome del bambino scosso”, che si verifica quando un neonato viene scosso violentemente, causando un trauma cerebrale. L’accusa in seguito è stata messa in discussione. “I giudici hanno accolto la richiesta di una commissione della camera dei rappresentanti dello stato, che ha chiesto di rivalutare il caso prima di applicare la sentenza”, scrive il Texas Observer. Dall’inizio del 2024 negli Stati Uniti ci sono state venti esecuzioni di condannati a morte, di cui cinque in Texas.

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Questo articolo è uscito sul numero 1586 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati