“Due dei giornali più letti e influenti degli Stati Uniti, il Washington Post e il Los Angeles Times, sono finiti al centro delle polemiche a causa della decisione dei proprietari di non prendere posizione in vista delle presidenziali del 5 novembre”, scrive Npr. Secondo le ricostruzioni dei giornali, l’endorsement del Washington Post a favore della candidata democratica Kamala Harris, scritto dalla redazione che si occupa degli editoriali, è stato bloccato poco prima della pubblicazione a causa delle pressioni di Jeff Bezos, fondatore di Amazon e proprietario del giornale. “Alcuni hanno ipotizzato che Bezos sia intimorito da un’eventuale amministrazione Trump, visto che le sue altre aziende hanno molti contratti con il governo federale”, scrive il New York Times. La decisione è stata contestata da decine di redattori, alcuni opinionisti hanno lasciato il giornale e in pochi giorni almeno 200mila persone hanno cancellato i loro abbonamenti digitali, infliggendo un duro colpo per una testata che già vive un periodo difficile a livello economico. Anche il proprietario del Los Angeles Times, l’imprenditore nel settore delle biotecnologie Patrick Soon-Shiong, ha deciso di bloccare l’endorsement a favore di Harris. La scelta ha portato alle dimissioni di Mariel Garza, responsabile degli editoriali del quotidiano.
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Questo articolo è uscito sul numero 1587 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati