Secondo gli scienziati i bambini che rifiutano di mangiare una gamma ampia di alimenti sono spinti dai geni e non dall’educazione, scrive The Guardian . In base alle ricerche il gusto cambia molto poco dai 16 mesi ai 13 anni di età, suggerendo che il consumo di una varietà ristretta di cibi è dovuto principalmente al dna. Uno studio condotto su coppie di gemelli ha inoltre rivelato che quelli monozigoti, che condividono il 100 per cento dei geni, hanno abitudini alimentari più simili rispetto agli eteorzigoti.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1587 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati