Il sequenziamento genomico del virus dell’mpox, precedentemente noto come vaiolo delle scimmie, ha permesso di identificare due nuovi ceppi capaci di diffondersi tra gli esseri umani attraverso i rapporti sessuali. I dati preliminari, pubblicati sulla piattaforma Virological e non ancora sottoposti a peer review , suggeriscono che queste varianti (clado Ia e clado Ib) abbiano contribuito al focolaio che alla fine del 2023 si è diffuso nell’est della Repubblica Democratica del Congo, colpendo soprattutto i lavoratori del sesso. La circolazione dei due cladi nella capitale Kinshasa aumenta la possibilità di diffusione in altri paesi. Nel 2024 la Repubblica Democratica del Congo ha registrato quasi 36mila casi sospetti e oltre mille morti.
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Questo articolo è uscito sul numero 1588 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati