Per impedire che escano notizie sulle atrocità di cui sono responsabili, “le parti in guerra in Sudan sferrano attacchi informatici contro i mezzi d’informazione indipendenti che non riescono a colpire fisicamente”, scrive Radio Dabanga. Per esempio, hackerano gli account sui social media dei giornalisti o cercano di oscurare alcuni siti di notizie. Dall’inizio della guerra 445 reporter sudanesi sono stati uccisi, arrestati, torturati o hanno visto la distruzione dei loro posti di lavoro; sono stati chiusi sette tv, 25 giornali e dodici radio.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1589 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati