L’India potrebbe essere costretta a revocare il suo divieto di vendita dei Versi satanici di Salman Rushdie perché ha perso il documento che ne imponeva il blocco. Molti paesi hanno vietato il romanzo del 1988 per la sua rappresentazione del profeta Maometto, che molti musulmani consideravano blasfema, mentre una fatwa emessa dall’Iran chiedeva la morte di Rushdie. Cinque anni fa un potenziale acquirente del libro ha presentato un ricorso a un tribunale di Delhi contro il divieto. Da allora il governo indiano non è stato in grado di produrre il documento originale che blocca le importazioni del libro. “Non abbiamo altra scelta se non presumere che tale notifica non esista”, ha detto il tribunale.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1589 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati