Il 27 novembre la procura di Avignone ha chiesto vent’anni di prigione, il massimo della pena, per Dominique Pelicot, accusato di aver somministrato alla moglie dosi massicce di ansiolitici per nove anni allo scopo di farla stuprare da decine di sconosciuti reclutati su internet. Per gli altri cinquanta imputati sono state richieste pene dai quattro ai 17 anni di carcere. L’accusa, scrive Libération, ha smontato la strategia di difesa degli uomini sotto processo, che avevano provato ad attenuare le loro responsabilità sostenendo che avevano creduto che si trattasse di un gioco erotico o che ci fosse un consenso implicito della donna.

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Questo articolo è uscito sul numero 1591 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati