La vergogna
degli uomini

◆ Ho letto l’articolo dell’Atlantic sul processo a Dominique Pelicot (Internazionale 1590). Mi sono soffermata su un passaggio: “Hanno un’età compresa tra i venti e i settant’anni. Uno è un vigile del fuoco. Uno un infermiere. Uno un giornalista. Uno una guardia carceraria, un altro un impiegato statale. A quanto pare molti erano felicemente sposati con figli. Uno, di 22 anni, si è perso la nascita di sua figlia la notte in cui è andato a violentare Gisèle”. Mi pare una Spoon river dell’orrore, l’orrore della porta accanto se non addirittura del proprio salotto. Io, che da adolescente fui vittima inerme di molestie sessuali in ambito familiare, posso amaramente addirittura ritenermi fortunata perché il mostro non arrivò mai a concepire una simile perversione. Grazie a Gisèle Pelicot, anche da parte di chi non ha o non ha avuto lo stesso coraggio che sta mostrando ora lei al mondo.
CP

La politica chiude gli occhi di fronte alla violenza di genere

◆ Ho trovato molto interessante l’articolo di Annalisa Camilli (internazionale.it): fa un quadro chiaro sul tema della violenza e più in generale sul sistema patriarcale nel nostro paese. Ho trovato un po’ stereotipata l’immagine rosa che accompagna l’articolo, ma mi sembra comunque positivo non accostare immagini che rappresentano la violenza fisica poiché possono far pensare che quella sia la sola forma di violenza che conta.
Isabelle

Payal Kapadia ha fatto un film senza uguali

◆ Ho letto la recensione di Francesco Boille del film All we imagine as light (internazionale.it). Io vivo a Mumbai e sono andata a vederlo da poco. In tutto il film Parvaty e Prabha parlano tra loro in hindi, mentre Prabha e Anu parlano in malayalam. Invece nella parte finale, la lingua che parlano nel villaggio è il marathi. La stratificazione delle lingue e la loro convivenza in India è un fenomeno al quale noi europei non siamo abituati.
Martina Stura

La grande ambizione di raccontareBerlinguer

◆ L’articolo di Vanessa Roghi (internazionale.it) mi ha fatto scegliere di andare a vedere il film. Mi sembra un’analisi accurata con diversi spunti di riflessione sui personaggi e il periodo storico trattato.
Vanna

Errata corrige

◆ Su Internazionale 1590, a pagina 55, la seconda foto è una manifestazione a Clermont-Ferrand.

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Questo articolo è uscito sul numero 1591 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati