Piccole cose come queste è un po’ come un film di gangster, ma la ragnatela di potere al suo centro è tessuta da suore. Nel 1985, Bill (Murphy) vende e consegna carbone in una piccola città del sudest dell’Irlanda. Il vedere una ragazza letteralmente trascinata in un convento e l’incontro con un ragazzino solo e affamato scatenano in Bill dei ricordi dell’infanzia che non riesce a scrollarsi di dosso. Un giorno s’intrufola nel convento dove le suore maltrattano le ragazze, ma si rende anche conto che c’è ben poco che può fare per impedirlo. Il film affronta una tragedia di grandi proporzioni come quella delle Magdalene laundries, luoghi dove giovani incinte venivano rinchiuse, sfruttate e separate dai figli, con la scusa “della penitenza e della riabilitazione”. Piccole cose come queste si chiede, senza dare risposte pienamente soddisfacenti, se esiste un modo per spezzare un potere spietato sfuggito a ogni controllo.
Alissa Wilkinson, The New York Times
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1591 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati