Il 25 novembre Donald Trump, il presidente eletto degli Stati Uniti, ha annunciato che approverà nuovi dazi commerciali subito dopo l’insediamento alla Casa Bianca, previsto per il 20 gennaio 2025. “Trump ha scritto sul social network Truth che firmerà un ordine esecutivo per imporre dazi del 25 per cento su tutte le merci provenienti dal Messico e dal Canada e ulteriori dazi del 10 per cento sui prodotti cinesi”, scrive il Wall Street Journal. Ha aggiunto che resteranno in vigore finché “gli oppioidi, in particolare il fentanyl, e gli immigrati illegali continueranno a invadere il nostro paese!”. Il fentanyl è un potente antidolorifico che negli ultimi anni ha creato una grave crisi sanitaria negli Stati Uniti. Secondo il dipartimento di giustizia, viene prodotto dai gruppi criminali messicani grazie all’aiuto di aziende cinesi. “I dazi dell’amministrazione Trump colpirebbero molti settori del commercio statunitense”, scrive il Washington Post. “Tra Stati Uniti, Canada e Messico circolano merci per un valore di 1.500 miliardi di dollari, mentre il valore degli scambi tra il paese e la Cina arriva a 600 miliardi”. Le importazioni statunitensi dal Messico comprendono automobili, macchinari, apparecchiature elettriche, prodotti alimentari e birra. Il Canada fornisce petrolio e gas, parti di ricambio e altro. Gli Stati Uniti si affidano alla Cina per l’elettronica, in particolare per i telefoni, oltre che per i giocattoli, i mobili e la plastica. “Gli economisti avvertono che i dazi potrebbero far crescere i prezzi dei generi alimentari e di altri prodotti negli Stati Uniti. “L’inflazione è stata uno dei temi più importanti della campagna elettorale per le presidenziali”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1591 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati