Incendi Quattro incendi alimentati da forti venti si sono propagati rapidamente intorno a Los Angeles, in California, distruggendo centinaia di case e provocando almeno due vittime. Più di trentamila persone hanno ricevuto un ordine di evacuazione. ◆ Un incendio ha distrutto 76mila ettari di vegetazione nel parco nazionale di Grampians, nello stato australiano di Victoria, colpito da un’ondata di caldo con temperature fino a 45 gradi.

Pfas Gli impianti di trattamento delle acque reflue non sono in grado di eliminare in modo efficace le sostanze per- e polifluoroalchiliche (Pfas) e possono addirittura aumentare la loro concentrazione nei fiumi e nei bacini idrici, afferma uno studio dei campioni raccolti in diversi punti degli Stati Uniti e pubblicato su Pnas. Queste sostanze, soprannominate “inquinanti eterni” perché sono estremamente resistenti e possono persistere nell’ambiente per migliaia di anni, sono impiegate in molte attività industriali e sono state collegate a diversi rischi per la salute umana. Secondo lo studio, negli Stati Uniti fino a 23 milioni di persone usano acqua potabile contaminata da pfas provenienti dalle acque reflue. Nella foto un impianto di trattamento a Oakland, in California, marzo 2024

Justin Sullivan, Getty

Terremoti Un sisma di magnitudo 6,8 ha colpito il Tibet, nel sudovest della Cina, distruggendo migliaia di edifici e uccidendo almeno 126 persone. Altre scosse sono state registrate sulla costa occidentale del Salvador, nel nord del Cile e nel nord dell’Etiopia, dove più di ventimila persone sono state allontanate per il rischio di un’eruzione vulcanica.

Tempeste La tempesta Blair ha investito gran parte degli Stati Uniti centrali e orientali, provocando nevicate eccezionali e temperature molto inferiori alle medie stagionali. Centinaia di voli sono stati cancellati e almeno cinque persone sono morte.

Petrolio La marea nera provocata dal naufragio di due petroliere nello stretto di Kerč durante una tempesta a metà dicembre ha contaminato decine di chilometri di costa nel sudovest della Russia e in Crimea. Più di trenta cetacei sono stati trovati morti nella zona del disastro.

Onde La costa dell’Ecuador, del Perù e del Cile è stata investita da onde alte fino a quattro metri (nella foto), che hanno provocato la chiusura di decine di porti e la morte di almeno tre persone. Il fenomeno sarebbe dovuto ai forti venti che hanno soffiato per giorni al largo della costa occidentale degli Stati Uniti.

Nicolas Landa Tami, Afp/Getty

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Questo articolo è uscito sul numero 1596 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati