La lista dei benefici offerti dai farmaci agonisti del glp-1 sta diventando così lunga che alcuni medici cominciano a chiedersi se non dovrebbero essere usati anche da chi non ha particolari problemi di salute. Non è la prima volta che un nuovo farmaco suscita questo tipo di aspettative, scrive **New Scientist **citando il caso delle statine. Ma anche se per il momento i vantaggi sembrano molto più numerosi delle possibili controindicazioni, questi farmaci non sono privi di effetti collaterali. I più comuni sono vomito, nausea e stitichezza. Un problema scoperto di recente è la cosiddetta “faccia da Ozempic”, cioè la comparsa di segni dell’invecchiamento come rughe e perdita di elasticità sul volto delle persone che assumono il medicinale. Il fenomeno sembra dovuto alla perdita di tessuto grasso e all’alterazione della crescita delle cellule staminali, che compromettono l’integrità strutturale della pelle. Sembra essere un problema esclusivamente estetico che può essere in parte contrastato con una maggiore idratazione, ma serviranno altri studi per valutare gli effetti per la salute.

Per minimizzare gli effetti avversi del semaglutide e dei farmaci affini, negli Stati Uniti si sta diffondendo il microdosing, cioè l’assunzione di dosi ridotte per accelerare la perdita di peso e ridurre la voglia di mangiare, un metodo promosso da influencer e corsi online, scrive il New York Times. Anche se è improbabile che prendere piccole quantità di questi farmaci possa avere gravi effetti sulla salute, gli esperti sconsigliano di assumerli senza supervisione medica e avvertono che i risultati positivi riferiti da molte persone potrebbero essere dovuti soprattutto all’effetto placebo.

Negli Stati Uniti la possibilità di procurarsi facilmente questi farmaci attraverso le compagnie di medicina a distanza, che spesso chiedono solo di riempire un modulo online in cambio di una prescrizione, sta suscitando il timore che possano aggravare i problemi delle persone affette da anoressia, scrive Bloomberg.

Alcuni medici riferiscono di aver già osservato casi di disturbi dell’alimentazione in pazienti che avevano assunto agonisti del glp-1 per motivi puramente estetici. Questi problemi possono persistere anche dopo la sospensione del farmaco.

Inoltre stanno emergendo altri effetti collaterali potenzialmente più seri. Il 18 dicembre l’Agenzia europea per i medicinali ha annunciato che valuterà due recenti studi danesi che hanno collegato l’Ozempic alla neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica (Naion), una malattia rara che può provocare la perdita permanente della vista ed è diventata più frequente dopo l’introduzione del medicinale. Gli studi hanno rilevato che l’Ozempic raddoppia la probabilità di sviluppare questa malattia nelle persone affette da diabete di tipo 2, provocando tra 1,5 e 2,5 casi in più ogni diecimila pazienti. Una ricerca statunitense pubblicata a luglio aveva riscontrato un effetto ancora più marcato.

Un altro possibile effetto collaterale è la perdita di massa muscolare. Uno studio canadese pubblicato su The Lancet ha scoperto che i topi trattati con il semaglutide per tre settimane avevano perso l’8 per cento dei muscoli scheletrici. Inoltre i roditori mostravano una riduzione delle dimensioni del cuore e delle singole cellule muscolari cardiache. I ricercatori non hanno stabilito con certezza che l’atrofia cardiaca sia direttamente dovuta al semaglutide e non sono sicuri che sia una cosa negativa, suggerendo che in alcuni casi potrebbe anche avere effetti benefici. Ma avvertono che se il fenomeno fosse confermato negli esseri umani, a lungo termine il semaglutide potrebbe avere effetti deleteri sul cuore, soprattutto nei pazienti già affetti da malattie cardiache. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1596 di Internazionale, a pagina 42. Compra questo numero | Abbonati