Il colosso bancario Ubs, protagonista nel marzo del 2023 di una clamorosa fusione con il Credit Suisse che portò al salvataggio della banca rivale, riceve ogni anno aiuti che corrispondono a una sovvenzione di 2,6 miliardi di franchi (2,7 miliardi di euro), scrive la Neue Zürcher Zeitung.

Secondo uno studio dell’università di Berna, in seguito alla fusione con il Credit Suisse lo stato si è fatto garante di una parte delle attività dell’Ubs: vuol dire che Berna potrebbe essere chiamata a intervenire con i soldi dei contribuenti svizzeri in caso di insolvenza della banca. Questa garanzia si traduce in costi più bassi per l’istituto e prende quindi la forma di una vera e propria sovvenzione.

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Questo articolo è uscito sul numero 1599 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati