◆ Tra il 19 e il 24 gennaio un’ondata di freddo intenso ha colpito Chicago, nel nordest degli Stati Uniti. Il 21 gennaio la temperatura dell’aria in città è scesa a 26 gradi sotto zero, ma sul terreno non c’era praticamente neve. I fiocchi hanno cominciato a cadere il giorno successivo, creando la coltre visibile in questa immagine scattata dal satellite Landsat 8.

Anche il lago Michigan appare di colore bianco, a causa del ghiaccio che si forma ogni inverno sulla superficie. L’estensione dei ghiacci può variare parecchio da un anno all’altro, e normalmente raggiunge il picco tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.

Il 24 gennaio il vento soffiava dalla terraferma verso il lago, spingendo il ghiaccio lontano dalla costa. Con l’aumento della distanza dalla riva le lastre sottili, di colore più scuro, cedono il posto a chiazze più spesse e chiare, dovute all’accumulo di ghiaccio.

Alla fine di gennaio circa il 20 per cento della superficie del lago Michigan era ghiacciato, in linea con la media degli ultimi cinquant’anni per questo periodo. Nello stesso momento, centinaia di chilometri più a est, il ghiaccio copriva l’80 per cento della superficie del lago Erie, un dato molto superiore alla media stagionale. Il ghiaccio era abbastanza spesso da immobilizzare temporaneamente una nave da carico canadese.

Gli scienziati stanno cercando il modo di usare i dati altimetrici del satellite Nasa Icesat-2 per stabilire lo spessore dei ghiacci nei Grandi laghi. Questo potrebbe aiutare a migliorare le previsioni meteorologiche e a comprendere meglio i cambiamenti negli specchi d’acqua dolce.–Nasa

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Questo articolo è uscito sul numero 1600 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati