◆ I principali momenti di crisi della storia cinese corrispondono ai periodi in cui il clima è stato più arido, afferma uno studio pubblicato su Nature Communications. Analizzando gli isotopi presenti nei cerchi di accrescimento annuale dei ginepri di Przewalski sull’altopiano del Tibet, i ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze hanno potuto ricostruire l’andamento delle precipitazioni negli ultimi 3.400 anni. Hanno così scoperto che le principali dinastie imperiali si sono insediate durante periodi di prosperità caratterizzati da un clima umido, e che il passaggio a condizioni più aride ha coinciso sistematicamente con il loro declino. I ricercatori hanno individuato tre fasi in cui le precipitazioni si sono ridotte sensibilmente. La prima, durata dal 110 avanti Cristo al 280 dopo Cristo, coincide con le guerre del periodo dei Tre regni, che insieme alle carestie e ai disordini legati alla siccità hanno causato un crollo della popolazione della Cina, passata da sessanta a trenta milioni di abitanti. Lo studio conferma i risultati di altre ricerche che hanno individuato un legame tra l’instabilità climatica e quella sociopolitica nella storia delle civiltà antiche, per esempio quelle che hanno documentato il ruolo degli stravolgimenti ambientali nella crisi dell’impero romano. Alla luce delle preoccupazioni per i possibili effetti del cambiamento climatico attuale, sottolineano gli autori dello studio, questa correlazione dovrebbe essere ulteriormente approfondita.
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Questo articolo è uscito sul numero 1601 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati