Matthieu Nicol è un photo editor e curatore francese. Lavora spesso con materiali d’archivio, interpretandoli e facendoli rivivere in maniera creativa.
Le immagini raffigurano donne e uomini in pose plastiche, a tratti impacciate, mentre indossano prototipi di uniformi e accessori militari accennando sorrisi incerti.
Nel 2022 si è imbattuto in un archivio molto particolare, finalmente declassificato: una raccolta di quasi quindicimila scansioni di negativi provenienti dal Natick soldier systems center, un centro di ricerca e sviluppo dell’esercito statunitense.
Le fotografie sono state realizzate tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni novanta e sorprendono per l’accuratezza formale e la scelta degli sfondi colorati, che creano un mosaico visivo sofisticato e sperimentale. Nicol ha selezionato 350 scatti, tra still life di prodotti, ritratti a figura intera e primi piani, e li ha raccolti in un volume originale dal titolo Fashion army. Oltre alle modalità con cui venivano testati e archiviati i capi per l’equipaggiamento dei soldati, questo catalogo mostra quanto la ricerca militare abbia contribuito a definire il gusto e le tendenze nell’ambito della moda.
“Dai trench ai Ray-Ban, dai pantaloni chino alle fantasie mimetiche”, riflette l’autore, “lo stile militare ha invaso le passerelle e la moda di strada. Ma il loro innegabile fascino estetico suscita anche un certo disagio. Sebbene non siano state realizzate a fini di comunicazione o propaganda, queste immagini sono il prodotto di un’istituzione il cui scopo è imporre i propri interessi con la forza, in qualsiasi momento e in qualsiasi parte del mondo. In breve, servono a preparare e a fare la guerra”. ◆












◆ Il progetto Fashion army è stato esposto al festival di fotografia Les rencontres d’Arles, in Francia, nel 2024. Il libro omonimo è stato pubblicato nello stesso anno dalla casa editrice Spbh editions/Mack.
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Questo articolo è uscito sul numero 1602 di Internazionale, a pagina 62. Compra questo numero | Abbonati