Ogni tre anni la Société civile des auteurs multimédia e la Société des gens de lettres pubblicano uno studio sullo stato di salute del rapporto tra autori ed editori. Questa specie di barometro editoriale, costruito a partire da un questionario a cui hanno risposto 1.800 scrittori, ha il pregio d’individuare alcune tendenze e di capire se, in un periodo relativamente breve, si è fatto qualcosa per correggere la rotta su questioni che lasciano insoddisfatti gli autori. Se è vero che sei scrittori francesi su dieci sono generalmente soddisfatti dei loro rapporti con gli editori (stessa percentuale del 2023), circa un terzo di loro è convinto che negli ultimi tre anni le cose siano peggiorate. Una percentuale piccola ma significativa (6 per cento) denuncia di dover affrontare difficoltà descritte come “comportamentali” (molestie psicologiche, discriminazioni sessiste, insulti e via dicendo). Un’altra indicazione evidente è che nella maggioranza dei casi la scrittura è sempre meno remunerativa e spesso non è neanche la fonte di reddito principale.
Le Monde
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1609 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati