Vero. Nonostante il tempo più mite, alcuni disturbi tipici dell’inverno come il mal di gola o la sinusite possono capitare anche in questo periodo dell’anno. Per calmare la gola irritata molte persone ricorrono a un tè o a infusi caldi con il miele, noto per le sue proprietà lenitive, ma questa abitudine andrebbe corretta: se immerso in un liquido molto caldo, il miele perde gran parte dei suoi benefici. Questa sostanza dolce è ricca di vitamine B e C, che aiutano il sistema immunitario, e contiene anche alcuni enzimi, come la glucosio ossidasi, che gli conferiscono proprietà curative e antibatteriche. Ma queste preziose sostanze, se esposte a temperature elevate, cioè fra i 38 e i 40 gradi, cominciano a deteriorarsi. E a una temperatura maggiore rischiano di essere completamente distrutte, annullando l’effetto curativo desiderato perché l’azione lenitiva e antibatterica risulta compromessa. L’acqua troppo calda, inoltre, può alterare il sapore del miele, facendogli perdere la sua tipica dolcezza. Invece di aggiungerlo direttamente all’infuso, al tè o al latte caldo, è quindi meglio mangiarne un cucchiaino separatamente e poi bere la bevanda a piccoli sorsi. La Libre
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1609 di Internazionale, a pagina 116. Compra questo numero | Abbonati