All’inizio di Holy motors Leos Carax appariva in pigiama. Stavolta lancia l’azione dalla console di uno studio di registrazione. So may we start degli Sparks prende da parte lo spettatore e proietta gli attori in un meraviglioso pianosequenza che sfugge dal corpo del film. Poi comincia Annette, storia d’amore tra un comico in declino (Adam Driver) e una cantante in ascesa (Marion Cotillard). Gesto artistico incontestabile, opera barocca infestata dai fantasmi di Hollywood e dallo spettro del #MeToo, Annette brilla come un sole nero.
Sophie Grassin, L’Obs