Nel maggio del 1996 tre fratelli uccidono un loro rivale politico in una strada di Dhaka. Sono mesi turbolenti della storia del Bangladesh: di lì a poco il partito Awani avrebbe vinto le elezioni e la sua leader, Sheikh Hasina, sarebbe diventata prima ministra, ruolo che ricopre ancora oggi. Hasina nominerà a capo dell’esercito il generale Aziz Ahmed, fratello dei tre assassini condannati per l’omicidio del 1996. Il generale, sfruttando la sua posizione di potere e l’amicizia con la prima ministra, non solo garantisce una via di fuga ai condannati, procurando loro identità false e nascondendoli in Europa, ma li facilita anche nella realizzazione di una rete criminale che usa il legame diretto con il governo per distribuire appalti in cambio di tangenti. Nella radio e nei podcast il genere dell’inchiesta non è storicamente molto frequentato: l’udito è per sua natura poco sensibile alle rivelazioni e al disvelamento di prove, che risultano molto più efficaci quando vengono viste più che ascoltate. In questa impeccabile miniserie in tre puntate, realizzata dai giornalisti della televisione del Qatar Al Jazeera, si ha però la sensazione di essere presenti nel momento dell’indagine, sentendo sulla propria pelle i brividi del vivere in prima persona il rischio di chi ha registrato di nascosto conversazioni con pericolosi trafficanti d’armi collusi con il governo bengalese.
Jonathan Zenti
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Questo articolo è uscito sul numero 1436 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati