Cultura Suoni
Everything is alive
Slowdive (Ingrid Pop)

Dedicato alla madre della cantante e chitarrista Rachel Goswell e al padre del batterista Simon Scott, entrambi morti nel 2020, il nuovo album degli Slowdive è stato descritto dalla band come “un’esplorazione della natura scintillante della vita”. Everything is alive è il primo disco in studio del gruppo in sei anni, ed è un’opera di grande bellezza. Attraversa una serie di paesaggi sonori e, anche se rimane inconfondibilmente legato al suono caratteristico degli Slowdive, si apre all’innovazione e all’evoluzione, invece di indugiare su una comoda nostalgia. Lo stile di questo disco è quasi cinematografico, e a volte risuona di tristezza e meraviglia, crescendo con gli ascolti. L’album è nato dalle sperimentazioni con i sintetizzatori modulari del chitarrista e cantante Neil Halstead, che all’inizio l’aveva pensato come un disco elettronico minimale. Ma quando la band si è riunita, le atmosfere si sono espanse. Per vivere un viaggio completamente coinvolgente è sicuramente utile ascoltare l’album nel suo insieme, ma allo stesso modo le tracce funzionano bene come pezzi autonomi. Lo dimostrano i recenti singoli: primi esempi sono la cadenzata bellezza di evasione di Kisses e le atmosfere cinematografiche dense e minacciose di The slab. Everything is alive contiene solo otto brani, ma esplora un ampio spettro emotivo, che va dalla tristezza alla gioia. Ed è, perché no, un album ottimista.
Andy Von Pip, Under the Radar

True love
Maija Sofia (Jilly McGrath)

Il nuovo album di Maija Sofia sembra già un classico di questi anni venti del nostro secolo. Lei è una cantautrice irlandese di Galway che fonde melodie assillanti con testi che fanno venire il groppo in gola. Il precedente Bath time, del 2019, parlava di donne abbandonate e abusate come Edie Sedgwick e Jean Rhys, mentre True love si concentra su storie più personali in cui convergono i luoghi, i rapporti con gli altri e le aspettative sociali. L’intreccio di folk e pop sperimentale crea una serie di canzoni straordinariamente forti. La voce di Sofia è leggera ma capace di un registro potente che aggiunge genuinità a quello che canta. Telling the bees è un buon punto di partenza: un valzer stregato con una vocalità vorticosa che la avvicina a Cate Le Bon, Aldous Harding e Joanna Newsom, ma restando comunque se stessa. Il racconto mette insieme la storia di santa Rita da Cascia, che con pazienza riesce a domare un marito irruento, e la credenza secondo cui bisogna comunicare sempre alle api nascite, morti e altri eventi importanti. Così tra esoterismo e mistero, la cantautrice affronta temi più attuali e personali. True love è stato registrato sulla costa di Cork, lontano dalla città, un luogo perfetto per fare magie e scrivere storie. Un disco che parla di persone, vive o morte, del potere degli oggetti, del tempo e dello spazio, scritto da un’artista dal talento invidiabile.
Tom Bolton, The Quietus

William Byrd: My ladye Nevells booke

Per celebrare il quattrocentesimo anniversario della morte di William Byrd, la Brilliant Classics ha pubblicato tutto il suo My ladye Nevells booke nella splendida interpretazione di Pieter-Jan Belder. Chi ha già apprezzato il clavicembalista olandese nel suo Fitzwilliam virginal book sapranno cosa aspettarsi: Belder preferisce la continuità ritmica rispetto a Davitt Moroney, nella sua integrale di Byrd uscita per la Hyperion. Qui c’è però sempre un palpabile senso di libertà nelle cadenze e negli ornamenti, e i tempi garantiscono unità ai pezzi. Belder, per esempio, sostiene brillantemente i nove minuti di Have with yow to Walsingame grazie a una forte base ritmica, una mano sinistra sicura e molta varietà nell’articolazione. Se l’elasticità di Moroney è perfetta per molte pavane, una lettura come questa si rivela ottima per altri pezzi, come la quinta gagliarda, allegramente percussiva. Devo ammettere che la presa di suono molto ravvicinata di questo album può affaticare qualche ascoltatore: meglio apprezzarlo a piccole dosi. È comunque una raccolta molto racco­mandata.
Jed Distler, ClassicsToday

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1528 - 8 settembre 2023

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