Il futuro futuro si svolge durante la rivoluzione francese. Celine è una figura laterale alla corte del delfino; a 19 anni è stata di recente maritata a Sasha, un ufficiale di 46 anni, spietato “fascista”. La ragazza è diventata anche il bersaglio di una serie di libelli anonimi con storielle pornografiche sul suo conto. All’inizio del romanzo i rivoltosi usano Celine come simbolo di tutta la corruzione dell’alta società francese mentre lei cerca di affrontare le conseguenze di questo ritratto così ingiusto tra le pressioni del marito sempre più rozzo e violento. Con le sue amiche Marta e Julia dà grandi feste sperando di attirare l’attenzione degli scrittori, così da poter controbattere ai libelli pornografici con una narrazione diversa. Quello di Thirlwell però non è un romanzo storico, la conversazione dei protagonisti ha un sapore e un andamento assolutamente contemporanei. La trama è intricata e piena di colpi di scena e la sua protagnista potrebbe essere una giovane di oggi impegnata come può a scavarsi uno spazio all’interno di una società violentemente patriarcale. Più il romanzo procede e sempre meno sembra preoccuparsi di essere storicamente accurato o realistico, tanto che Celine si ubriaca a una festa e si risveglia nell’anno 2251. Da lì parte una graziosa scena, quasi da cartone animato, in cui viene portata sulla Luna a bordo di una navicella spaziale. Il futuro futuro è un romanzo bizzarro e sfuggente ma ha una sua misteriosa bellezza.
Mark O’Connell, The Observer
Tutti sanno è un classico giallo hard boiled sulle vicende di un’addetta alle pubbliche relazioni di Hollwood specializzata nel tenere lontana la stampa dagli scandali dei suoi clienti famosi. Mae Pruett arriva quando divi del cinema, grandi produttori o uomini politici finiscono in qualche guaio. Se Los Angeles è la città dove “nessuno parla ma tutti bisbigliano”, il lavoro di Mae è quello di tenere quei bisbigli “sotto Xanax”. Tutti sanno è un noir per l’era del MeToo. La sua trama serrata ha tutti gli ingredienti: attrici vulnerabili, giovani e belle, uomini di potere depravati e loschi affari immobiliari. Nessuno di questi elementi però ha mai un sapore artificioso. La stessa Mae è un personaggio complesso dal punto di vista morale: accetta che il più delle volte il suo lavoro consista nel riabilitare gente cattiva e di “separare il potere dalla responsabilità”. Mae e il suo ex innamorato, un detective privato, incapperanno però in qualcosa di grosso, una rete occulta chiamata “La bestia”, che li costringerà entrambi in un gioco diverso dal solito. Leggere Tutti sanno è come guardare Viale del tramonto per la prima volta. Le descrizioni degli aspetti più strani e rituali di Los Angeles sono particolarmente azzeccate. È un thriller che potrebbe piacere molto allo stesso Raymond Chandler che tuttavia rimarrebbe stupefatto dal taglio femminista della storia. Sicuramente apprezzerebbe comunque il fatto che il genere hard boiled, da lui creato, sia ancora oggi più che mai ossessionato dagli stessi falsi miti di sempre.
Maureen Corrigan, Npr
“Log kya kahenge?”, cosa penserà la gente? In India questa frase hindi è molto comune. Gli altri sono sempre critici ed esprimono puntualmente un giudizio sulla moralità di qualcuno. La frase aleggia sul divertente e commovente romanzo di esordio di Aravind Jayan e sui suoi protagonisti. Amma e Appa vivono in un sobborgo di Trivandrum, nel Kerala. La coppia si è da poco conquistata una confortevole vita da classe media, completa di una fiammante Honda Civic, quando le cose cominciano ad andare a rotoli. Un video con il figlio maggiore Sreenath e la sua ragazza Anita impegnati in attività “quasi sessuali” è stato postato su un sito porno e sta circolando ovunque. Diventa virale e “spacca” non solo internet ma anche i rapporti all’interno della famiglia. Giovane coppia si diverte all’aperto è una storia di padri e figli e di madri e figlie; di giovani indiani in lotta con vecchie mentalità. Nei suoi momenti migliori parla di due fratelli e della distanza emotiva tra loro che aumenta. Ma verso la fine qualcosa accade nella comunità di Amma e Appa: un ragazzo di 25 anni viene arrestato per spaccio di marijuana. “E ora tutti parlano solo di questo”, osserva Amma. Il narratore nota che sembra scocciata. Non importa se e quanto genitori e figli, fratelli e sorelle comunichino tra di loro: ci sarà sempre qualcos’altro o qualcun altro di cui parlare.
Sana Goyal, The Guardian
Dopo la fine della seconda guerra mondiale le popolazioni di lingua tedesca di tutta l’Europa orientale, che lì risiedevano fin dal medioevo, furono perseguitate ed espulse. Martin Pollack, giornalista e documentarista nato nel 1944 a Bad Hall, nell’Alta Austria, da questa storia più ampia estrapola una storia individuale e attinge alle vicende della sua famiglia. La donna senza tomba si concentra su una sorella del nonno di Pollack, Pauline Bast, nata nel 1875. Morì nel 1945, all’età di settant’anni, in un campo di prigionia sloveno allestito in un castello non lontano dalla sua città natale (Tüffer, la slovena Laško) e, per quanto ne sappiamo – ma non lo sappiamo esattamente – fu sepolta in una fossa comune. In seguito non si parlò più di zia Pauline, riferisce Pollack, di lei non rimase traccia nella memoria della famiglia. Questa storia viene ricostruita in modo stringato ma preciso. E a tratti sconvolgente.
Gustav Seibt, Süddeutsche Zeitung
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