Cultura Libri

Biglietto blu

La luce cieca
640 pagine, 20,00 euro

La paura della distruzione nucleare totale incombe su La luce cieca, una saga familiare che abbraccia sessant’anni, dal 1959 al 2019. Ma a differenza di molte fiction speculative basate sulla guerra atomica, la sua storia si svolge in un mondo in cui il temuto cataclisma non si materializza. Le fantasie che i suoi personaggi hanno sulle nuvole a forma di fungo e sulla morte di massa rimangono fantasie. “Siamo i soldati più inutili della storia”, dice un veterano che ripensa al suo periodo in una base di addestramento della protezione civile creata negli anni cinquanta per prepararsi alla guerra nucleare. Questa base remota, in Cumbria, nel nordovest dell’Inghilterra, è dove Drummond Moore, Drum, è mandato nel 1957. Di classe operaia e proveniente dall’Essex, fa amicizia con un ricco compagno di servizio di nome James Carter. Drum è affascinato dal seducente ma viscido Carter, che a sua volta sviluppa una torbida dipendenza emotiva da Drum. L’incontro si rivelerà fatale. La linea temporale del romanzo comincia con la partenza di Drum dalla base militare nel 1959. Drum sposa Gwen, una barista di una città vicina, e torna a vivere nell’Essex con lei. Anche Carter si sposa e prende in consegna la vecchia casa di famiglia nel nord dell’Inghilterra. Le traiettorie delle due famiglie s’intrecciano man mano che l’azione va avanti. L’apocalisse che non arriva mai è consona a personaggi che sono misteri per sé stessi e per gli altri.
Ludovic Hunter-Tilney, **
**Financial Times

Piccoli dei
334 pagine, 21,00 euro

Al centro dell’ambizioso romanzo d’esordio di Meng Jin c’è una brillante fisica cinese di nome Su Lan. Cresciuta in povertà, senza parenti, è decisa a cancellare il suo passato. Ma pur essendo al centro del romanzo, Su Lan non ci racconta mai direttamente la sua vita. Sua figlia adolescente, Liya, nata in un ospedale di Pechino l’ultimo giorno delle proteste di piazza Tiananmen, pensa: “Nell’universo esistono oggetti che non si vedono, e che ci assicurano della loro esistenza semplicemente per il modo in cui influenzano il comportamento di oggetti più piccoli vicini”. E così è con Su Lan, il cui declino, accelerato dalla nascita di Liya, è rifratto attraverso i punti di vista del suo amico Zhu Wen, di Liya e del padre che Liya non ha mai conosciuto. Cresciuta negli Stati Uniti, Liya sente la pressione di aderire alla sua eredità cinese, ma un’altra parte di sé preferirebbe rimanere slegata dalla Cina, e dalla storia. Anche se il romanzo ha alcuni difetti, il rapporto di Liya con sua madre risplende comunque. La ricerca fatta dalla figlia su tutto ciò che Su Lan ha sepolto – incluse le verità sulla sua nascita – è galvanizzante. _Piccoli dei _proietta nel futuro gli orizzonti del romanzo sull’immigrazione, anche se ci tiene inchiodati al passato. Gish Jen, **
**The New York Times

Una bestia in paradiso
187 pagine, 17,00 euro

È stata Marianne a piantare il cartello all’ingresso della strada sterrata: “Siete arrivati in paradiso”. Ma come si chiamava l’uomo che, secoli prima, aveva dato per primo un nome edenico a questo angolo di mondo? Le generazioni si erano succedute nella fattoria, avevano seminato, piantato, raccolto. Avevano accudito il bestiame. Non risparmiando mai gli sforzi. Così duri che la vita in paradiso deve essere sembrata più un estenuante purgatorio. Il padre di Marianne era morto sul lavoro. Sua moglie, Emilienne, aveva preso il suo posto. Forte, incrollabile. A diciott’anni, Marianne, l’ereditiera, non sentiva di poter competere con sua madre, così era partita per la città. Tornò qualche anno dopo con un certo Étienne. Uno studente di geografia ignorante della vita di campagna, ma che grazie a lei, e per lei, era caduto sotto l’incantesimo del luogo. Giorni felici. L’insegna risale a quell’epoca. Poi Marianne ed Étienne sono stati uccisi, lasciando Emilienne con due piccoli orfani. Il nuovo romanzo di Cécile Coulon è una storia di famiglia, di generazioni e di attaccamento alla terra. È costruito come una tragedia, dove ognuno dei protagonisti non può sfuggire al destino che lo attende. Coulon porta il lettore fuori strada, ma solo per riportarlo all’esito che aveva intuito fin dall’inizio. Un racconto crudele di amore, follia e possessione. Xavier Houssin, Le Monde

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1427 - 17 settembre 2021
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