perché noi
noi conosciamo i ladri
noi conosciamo il bottino

troppo spesso peregrinammo nell’errore della
[parola taciuta
troppo spesso saltammo i recinti delle fosse comuni
troppo spesso cantammo sul campo di battaglia dei folli
le nostre canzoni troppo salate

sul nostro collo gli anelli di fuoco forgiati a freddo
e ogni volta che una barca affonda nel Mediterraneo
scivolano dal nostro grembo i cadaveri di
variopinte farfalle

perché noi
noi sappiamo
masturbarsi nei confessionali non è una storia inventata

Dinçer Güçyeter è nato nel 1979 a Nettetal, in Germania, da genitori turchi. Lavorando come carrellista part-time, ha fondato una piccolissima casa editrice, Elif Verlag. Questo testo è tratto dalla sua ultima raccolta, Mein Prinz, ich bin das Ghetto (“Mio principe, io sono il ghetto”, Elif 2021), che ha ottenuto il Peter-Huchel-Preis. Traduzione del tedesco di Dario Borso.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1556 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati