In Cina in questi giorni Liang Wenfeng è celebrato come un eroe, un Davide digitale che ha sconfitto il Golia dell’industria tecnologica statunitense armato soltanto di una manciata di chip per l’intelligenza artificiale (ia) e di un manipolo d’ingegneri informatici. La fionda informatica ha preso la forma di un annuncio con cui la startup di Liang, la DeepSeek, ha dimostrato che si possono creare software d’intelligenza artificiale usando molti meno microchip dei rivali di Washington. Gli investitori globali, non più così convinti che serva pompare centinaia di miliardi di dollari nella fabbricazione di giganteschi super computer per sviluppare l’intelligenza artificiale, hanno reagito mandando in fumo quasi seicento miliardi delle azioni dell’azienda statunitense di microprocessori Nvidia.
Queste preoccupazioni, però, non sfiorano minimamente la mente degli abitanti di Mililing, il piccolo villaggio nel sud della Cina dov’è cresciuto Liang Wenfeng e dove il 29 gennaio, a quarant’anni, è tornato per festeggiare il capodanno lunare accompagnato dalla sua scorta.
Mililing, nella provincia del Guangdong, è così piccolo che finora nessuno aveva mai scritto un articolo in lingua inglese su questo posto. L’accoglienza riservata al miliardario è stata calorosa. Su uno striscione fissato a un arco rosso gonfiabile campeggiava la scritta: “Liang Wenfeng torna nella cittadina dov’è nato per annunciare i suoi grandi successi e portare energia alla rivitalizzazione rurale”. La casa della famiglia Liang è diventata un’improbabile meta di pellegrinaggio per chi vuole vedere dov’è cresciuta questa celebrità riluttante.
I vicini di casa sono entusiasti del successo di Wenfeng, ma nessuno sa molto sulla vita di quest’uomo dal carattere schivo che ha mandato nel panico la Silicon valley. La DeepSeek e Liang non hanno risposto alla nostra richiesta di un commento per questo articolo.
Gli abitanti di Mililing raccontano che i genitori di Liang e suo nonno facevano gli insegnanti. “Il padre e la madre sono brave persone. Wenfeng ha lasciato il villaggio quando era ancora molto giovane per andare a studiare”, racconta un vicino che fa di cognome Liang (nessun legame di parentela con la famiglia dell’imprenditore). Nella scuola media locale, situata nel villaggio vicino, uno degli insegnanti racconta che Liang spiccava in una classe composta da cinquanta studenti “per la sua educazione e per il comportamento impeccabile”. “Era uno studente modello, soprattutto in matematica. Gli piaceva leggere i fumetti”, aggiunge l’insegnante.
Dopo essersi diplomato nel 2002, Liang ha proseguito gli studi all’università di Zhejiang, dove si è laureato e ha fatto un master in informatica con una tesi sugli algoritmi per la rilevazione del movimento. Nel 2010 ha cominciato ad applicare le sue conoscenze al mercato azionario automatizzato, prima come freelance e dal 2015 alla guida del suo fondo d’investimento, lo High-Flyer, che nel frattempo è diventato uno dei quattro fondi quantitativi (cioè basati su analisi matematiche avanzate) più importanti della Cina usando gli algoritmi per eseguire le operazioni.
Diverso dagli altri
Dopo aver fatto fortuna in borsa, Liang è passato alle ricerche sull’intelligenza artificiale generativa (che può produrre testi, immagini, video, musica o altro in risposta a delle richieste), usando sia i talenti sia le risorse informatiche della High-Flyer per lanciare la DeepSeek nel 2023.
◆ 1985 Nasce nella città di Zhanjiang, in Cina, figlio d’insegnanti di scuola elementare.
◆ 2007 Si laurea in ingegneria all’università di Zhejiang.
◆ 2008 Insieme ad alcuni compagni di classe fa ricerca su come usare le nuove tecnologie per gestire il mercato azionario.
◆ 2019 Crea il fondo d’investimento High-Flyer.
◆ 2023 Fonda l’azienda DeepSeek, che produce modelli linguistici di grandi dimensioni basati sull’intelligenza artificiale.
“È diverso dagli altri, perché è un vero ingegnere informatico”, racconta un dirigente di un fondo rivale che conosce Liang da anni . “Pensa e agisce come un ingegnere. Mentre noi ci occupiamo di gestione del personale e fondi, lui passa le giornate a programmare”.
Liang ha dichiarato che l’obiettivo della DeepSeek è creare l’intelligenza artificiale generale (iag), il sacro graal di questa tecnologia (a cui aspira anche la OpenAi) che dovrebbe inaugurare un’epoca in cui i computer saranno capaci di un pensiero critico simile a quello degli esseri umani. Il dirigente è convinto che alla fine Liang “riuscirà a rimuovere il fattore umano” e ad arrivare all’iag. Gli altri gestori di fondi quantitativi sono felici del successo della DeepSeek. “Spero che in futuro il governo di Pechino avrà un atteggiamento più amichevole nei nostri confronti”, sottolinea un altro operatore finanziario.
In occidente oggi i quant (le persone che fanno analisi quantitative) sono venerati come geni della finanza, ma in Cina sono stati spesso denigrati. Ogni volta che c’è una crisi del mercato azionario, gli enti di controllo limitano il loro margine di manovra e li accusano di arricchirsi a spese dei circa duecento milioni d’investitori cinesi. In Cina la finanza ha vissuto anni difficili in cui le autorità hanno fissato un tetto ai dividendi per i fondi di proprietà dello stato e hanno criticato gli operatori accusandoli di non portare alcun contributo allo sviluppo della società.
Di contro, Pechino ha una visione più positiva delle aziende che operano nel campo dell’intelligenza artificiale e ha apprezzato i risultati ottenuti da Liang e dalla DeepSeek.
Prima delle vacanze l’imprenditore è stato invitato come unico rappresentante del mondo dell’intelligenza artificiale a un incontro con il primo ministro Li Qiang. Lui e un piccolo gruppo d’imprenditori sono stati incoraggiati a compiere grandi imprese tecnologiche al servizio del paese. In occasione di questo incontro pubblico Liang è rimasto in disparte anche se oggi è una figura di spicco nella sfida tecnologica tra Stati Uniti e Cina. Alcuni parlamentari hanno reagito ai successi della DeepSeelk chiedendo l’imposizione di ulteriori limiti per l’accesso della Cina ai chip della Nvidia.
Il silenzio di Liang è in linea con il suo carattere. “Chi lo conosce sa che quando si affronta un argomento che gli interessa parla molto. Quando all’improvviso tace, cosa che capita spesso, non lo fa per essere scortese. Si prende solo un po’ di tempo per pensare”, spiega un altro dirigente di un fondo d’investimento.
La DeepSeek non ha risposto agli attacchi della concorrenza statunitense, che ha accusato l’azienda cinese di furto di tecnologia e di essere uno strumento nelle mani del governo di Pechino. Su internet, intanto, è partita la caccia agli indizi su Liang, passando al setaccio le poche informazioni disponibili.
Per gli abitanti di Mililing, però, lui rappresenta qualcosa di più innocente: uno studente che, partendo da una piccola comunità agricola, è riuscito ad avere un successo sensazionale. “Siamo cresciuti tutti qui”, racconta Leon Liang, che da bambino giocava a calcio con Wenfeng. “Siamo molto orgogliosi di lui”. ◆ as
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Questo articolo è uscito sul numero 1600 di Internazionale, a pagina 70. Compra questo numero | Abbonati