Dall’esosfera, osservo. La luce
riflette sul pezzo di specchio
che ho in mano come un codice
Morse. Piccoli colpi di luce
\ ogni colpo una minuscola stella
che si spegne. Da qui, la Terra
è un corpo calpestato da eventi,
rugoso nei suoi strati interni,
tempestato di torri e tumori.
Io, astronauta
senza identificazione se non
l’umana / emetto
il mio segnale
/ stampato con aria rarefatta
nelle onde invisibili della voce.
Flávia Rocha è una poeta, giornalista e sceneggiatrice brasiliana nata nel 1974. Cofondatrice dell’Academia internacional de cinema di São Paulo, vive negli Stati Uniti. Questo testo è tratto dalla sua raccolta più recente, Exosfera (“Esosfera”, Nós 2021). Traduzione dal portoghese di Prisca Agustoni.
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Questo articolo è uscito sul numero 1529 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati