Sono tanti i francofoni che hanno letto e sognato sui romanzi di Jules Verne accompagnati dalle incisioni delle edizioni Hetzel. Sorta di appendice al lungo ciclo delle Città oscure, una delle vette più alte raggiunte dal fumetto d’autore degli ultimi quarant’anni, la coppia franco-belga Schuiten & Peeters propone una rivisitazione del capitano Nemo, misterioso e anarcoide protagonista del dittico Ventimila leghe sotto i mari e L’isola misteriosa. Lo sceneggiatore Benoit Peeters e il disegnatore François Schuiten optano per un volume illustrato dove a sinistra c’è un breve testo e a destra un’illustrazione a tutta pagina che richiama lo stile Hetzel, per poi far sorgere nel finale rivelatorio il colore e il fumetto stesso, come fossero un’epifania. Per questa celebrazione onirica che vede il dominio del misterioso Nauti-polpo (essere biologico o altro?), fanno vivere una terza vita a un Nemo amnesico che è quasi un doppio dello scrittore. Messo in quell’universo sospeso, paradossale, surreale, impregnato della lezione di Borges che sono le Città oscure, sublime galleria di mondi paralleli, in realtà utopie urbanistiche – metafora sia delle migliori sia delle peggiori utopie della storia umana –, Nemo è riletto in quanto archetipo poetico dell’immaginario collettivo che si è sperduto proprio in quel mondo. Una fantasmagoria postmoderna e neoclassica. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1572 di Internazionale, a pagina 83. Compra questo numero | Abbonati