Dimenticate fidanzati virtuali o sistemi operativi di cui innamorarsi come nel film Lei di Spike Jonze. Whitney Wolfe Herd, creatrice dell’app di incontri Bumble, ha spiegato come intende sfruttare l’intelligenza artificiale per migliorare gli abbinamenti e affinare la compatibilità tra i profili. Wolfe Herd, che ha creato Bumble nel 2014 dopo essersi licenziata da Tinder, ha detto: “Non vogliamo usare l’intelligenza artificiale per sostituire le persone con i robot, ma come strumento per facilitare gli incontri. Invece di dover chattare con dozzine di persone per trovare qualcuno compatibile con te, puoi parlare solo con le tre persone che secondo l’intelligenza artificiale hanno le caratteristiche che cerchi”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1534 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati