Dal lancio di ChatGpt nel novembre del 2022, alle notizie sul licenziamento e la riammissione di Sam Altman alla testa dell’azienda che ha prodotto il software, l’anno appena trascorso è stato il primo in cui la maggior parte delle persone ha cominciato a porsi seriamente il problema dell’intelligenza artificiale, a capirne le potenzialità e a riflettere sui rischi che comporta. Per orientarsi in questo mondo, al di là delle semplificazioni e della propaganda, è molto utile questo libro scritto da un ricercatore informatico autorevole che insegna nel Regno Unito. Dopo aver proposto una definizione larga d’intelligenza, Cristianini spiega come nel corso del secondo novecento si siano affrontati due approcci diversi alla ricerca sull’intelligenza artificiale, quello volto a insegnare alle macchine come ragionare sulla base di regole teoriche e quello che mira a ottenere risultati solo fondandosi sul calcolo statistico dei dati. La prevalenza del secondo metodo è la “scorciatoia” di cui parla il titolo, a partire dalla quale la ricerca è raccontata con chiarezza, profondità e ricchezza di esempi fino ai suoi ultimi sviluppi. Al tempo stesso storia, saggio scientifico e riflessione etico-politica, spiegando come questo campo si è evoluto, il libro invita a riflettere su come debba essere regolato, al fine di evitare che menti aliene prendano decisioni avventate sulle nostre vite. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1544 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati