Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che lo storico Marc Bloch, ucciso nel 1944 dalla gestapo, entrerà al Pantheon, raggiungendo questo tempio repubblicano dove sono seppelliti gli uomini e le donne che hanno segnato la storia di Francia con i loro pensieri e le loro azioni. Profondo innovatore della scienza storica, fondatore della rivista Annales, fu autore di libri ancora attuali come I re taumaturghi (Einaudi), sulla credenza secondo cui i sovrani medievali erano capaci di guarire. Negli ultimi anni della sua vita, mentre aderiva alla resistenza, Bloch si trovò ad avvicinare in modo vertiginoso la storia e l’attualità. Lo fece scrivendo, quasi in parallelo, una riflessione lucida e amara sulla responsabilità della débâcle militare francese (La strana disfatta, Res Gestae) e questa riflessione sul senso del suo mestiere. Lasciata incompiuta e pubblicata postuma in una forma confusa e piena di errori divenne comunque un fortunato manuale d’introduzione agli studi di storia. Oggi esce – in italiano prima che in francese – in una versione restaurata e fruibile, grazie agli sforzi di uno studioso che da tempo ci lavora con passione e competenza. Leggerla fa riflettere su quanto oggi più che mai sia importante sapere cosa sia e come vada fatta la “critica delle fonti”, non solo per gli storici. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1592 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati