Se l’inverno dicesse ho nel cuore la primavera, chi gli crederebbe?
Khalil Gibran
Il mio cuore ha la forma di questa città
Le mie ferite conoscono i suoi vicoli uno a uno
L’amore ha preso il raffreddore sotto la neve
[del Karacadag
Mentre il sorriso del ragazzo bruno e bello è
[ancora caldo
Le stelle nel cielo ancora accampano rifugi per
[la miseria della mia infanzia
Mi cullano alla sottana della luna
E non so in quali vicoli mi aspettino trepidando
le grida di festa per il mio matrimonio
In quale quartiere sia il mio cimitero
Dove apra il suo abbraccio la terra generosa
S’è fatta castello d’afflizione questa città
Amica di piogge che bruciano il fegato
Nuvola nera avvolta nel lutto
Tra i lamenti invoca aiuto
Gulîzer è una poeta nata nel 1979 a Diyarbakır, principale città del Kurdistan turco. Autrice di quattro raccolte, oggi vive in Svezia, dove insegna inglese. Questo testo è tratto dalla raccolta Keziyên jinebî (Lîsç 2006). Traduzione dal curdo di Francesco Marilungo.
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Questo articolo è uscito sul numero 1477 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati