Ogni cosa ha bisogno di cura. Una famiglia, una casa, il nostro corpo, le nostre amicizie. Tutto. Come ci mostra Pia Pera nel delizioso Nina e Macchia e altre storie di alberi e giardini, anche un orto, una pianta, un frutto e una foglia hanno bisogno di essere amati. Pia Pera è stata una delle scrittrici più luminose del panorama letterario italiano. La sua scrittura ha sempre travalicato i confini del presente, per immergersi in un tempo legato al ritmo del cuore di madre natura. Un ritmo che gli esseri umani hanno dimenticato e che si percepisce in quel podere toscano dove Pia ha vangato, innaffiato, zappato. E ha anche scritto molto. In Nina e Macchia troviamo molti temi cari a Pia Pera (espressi al massimo nel suo ultimo libro, lo straordinario Al giardino ancora non l’ho detto), che prendono la piega dolce di un’alleanza tra specie animali: l’homo sapiens, l’asina, la cagnolina. In una baia inesplorata Marco incontra Caterina, una bambina misteriosa, semplice, diretta, che si occupa di un orto bellissimo insieme a una cagnolina e a un’asina. Ma l’orto per essere bellissimo ha bisogno di essere curato. Di essere amato. Le illustrazioni di Sofia Paravicini donano a questo libro un’armonia magica. E Pia Pera a ogni riga rivive nel nostro cuore.
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Questo articolo è uscito sul numero 1538 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati