Con la collana Minigialli, Il Battello a Vapore (Piemme) ha fatto proprio un bel regalo estivo ai suoi piccoli lettori. Libri leggeri come una piuma e con un’avvincente trama gialla che riempie di brividi. Giuditta Campello parla di una casa misteriosa, Simone Laudiero di un mangiadivani, mentre Erminia Dell’Oro dà voce agli investigatori della prima elementare. Sono storie dove si ride, si guarda (perché ogni volume è accompagnato da buffe illustrazioni) e a volte si fa a gara con i protagonisti per risolvere i casi spinosi. Una collana che è puro divertimento. Ma guardiamo più da vicino uno di questi volumi, Il ladro dei ricordi di Cristina e Giulio Cassar Scalia. Rubare è una brutta azione, lo sappiamo. Ma rubare i ricordi è abominevole. E com’è successo? Tutto nasce da una scatola che la maestra porta in classe, in 2 a b per l’esattezza, e in quella scatola ci finiscono i ricordi più belli di ogni alunno della classe. Si ammassano l’uno sull’altro: la prima volta sulla neve con la mamma, le lezioni di bicicletta con il nonno, quella gita tutti insieme al canile per andare a conoscere Bavoso, che era ancora un cucciolo. Ricordi belli, unici, che però un giorno spariscono. Chi li ha rubati? Il mistero s’infittisce.

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Questo articolo è uscito sul numero 1571 di Internazionale, a pagina 79. Compra questo numero | Abbonati