Zouk è tante cose. È una serie animata amatissima, è una strega, una bambina, una compagna di giochi, una ribelle, una sorella e forse siamo noi con i nostri sogni. Oltre che in tv, è bello incontrare Zouk anche tra le pagine di un libro. Terre di Mezzo ha pubblicato alcuni volumi della serie, volumi agili, dove si può conoscere: la sua bella faccia grande e buffa, il suo abito d’ordinanza da strega e un’esuberanza che non ha pari. Serge Bloch e Nicolas Hubesch hanno inventato una figura davvero amabile. Una piccola streghetta che fa capire che essere streghe non è male. Soprattutto se si è imbranate. Infatti Zouk è buona, e già solo questo capovolge lo stereotipo. Vorrebbe aiutare tutti, animali abbandonati come bambini perduti. Quando prova ad agire va tutto a rotoli, ma lei non si scoraggia. Qui è alle prese con la scuola. Mentre gli altri sono tutti mogi, lei è elettrizzata, la sua estate è stata avventurosa, ma per lei la scuola lo è anche di più. La serie di Bloch e Hubesch insegna ai bambini e alle bambine che capita a tutti, e anche molto spesso, di sbagliare, e che ci si può rialzare da ogni avversità. Pedagogia stregonesca da sfogliare.
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Questo articolo è uscito sul numero 1578 di Internazionale, a pagina 83. Compra questo numero | Abbonati