La rabbia è un sentimento difficile da controllare. Ti prende e ti sconquassa. Lo sa bene Kate, protagonista di Le piccole astuzie. Le astuzie sono le strategie che questa dodicenne coraggiosa e sagace mette in campo per non scoppiare ogni volta come un vulcano. Per un po’ ci riesce. Eppure ha tanti motivi per essere arrabbiata. Intanto la madre non c’è. Da tre anni vive con la nonna, una donna intelligente e apprezzata proprietaria di un grande negozio di robivecchi. Stare con la nonna non è male, ma non è nemmeno il massimo. Lei vorrebbe stare con la madre. Vorrebbe anche essere una brava ragazza. Ma tutto va a rovescio. A scuola è un vero disastro. All’inizio del libro la troviamo alle prese con la sua terza espulsione. Kate non è cattiva, ma è difficile gestire tutto quello che le balla dentro. E così nonostante le sue mille idee, come per esempio trasformarsi in un personaggio da fumetto (come la Lucy dei Peanuts aprirà un chioschetto filosofico) non riesce a trovare la serenità. Ma in realtà è il mondo degli adulti che fallisce con Kate, raccontandole troppe bugie. Quando capirà che la nonna le ha mentito riguardo alla madre, Kate scoppierà di nuovo. Un libro sincero, che non nasconde. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1586 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati